Foglie d'erba
Un blog mi costringe ad annotare qualche pensiero, che altrimenti andrebbe disperso. Il nick "Walt" vale Walt Whitman, vale a dire l'autore della raccolta di poesie alla quale il nome del blog si richiama.
27 aprile 2010
Prosegue l'avventura
Continua l'avventura su Twitter, questo straordinario social network che consente aggiornamenti istantanei e scambi di informazioni quali mai s'erano visti prima. Mi manca materialmente il tempo di cercare nuovi followers e di seguire gente nuova, ma anche con gli attuali 222/227, e soprattutto con le liste, riesco a mantenere i contatti che servono. Invito caldamente chi passa di qua a seguire i miei updates e a propormi i propri. Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
23 febbraio 2010
Meno male che c'è Twitter!
E' passato un secolo dall'ultimo post, me ne scuso con coloro i quali non hanno smesso di passare da queste parti di tanto in tanto... Troppo difficile mantenere vivo un blog avendo ritmi di lavoro come i miei, e soprattutto con gli spostamenti ai quali le mie attività mi costringono. Mollare tutto, però, non mi sembrerebbe giusto, e allora ecco una soluzione praticabile: Twitter!
Il micro-blogging è la formula ideale per chi vuole "esserci", ma non con tempi molto (troppo) ridotti. Twitter è straordinario: un paio di minuti è hai detto quel che dovevi dire. Ma Twitter può essere anche integrato con un blog, ed ecco qui a destra il risultato! Assolutamente favoloso.
Dunque, almeno fino a quando non avrò trovato il modo di riprendere a postare su Foglie d'erba con un minimo di continuità, ecco il mio modo di essere presente. Il che mi fa sentire molto meno in colpa, anzi, quasi quasi soddisfatto dello scrivente.
Ci risentiamo quindi su Twitter, direttamente oppure da qui. A presto!
07 giugno 2009
Born Again American
Questa fantastica canzone, musicalmente bellissima e di grande significato, diventata un video ancora più accattivante, parla di un'America che vuole ritrovare se stessa s stringersi attorno ai valori della Dichiarazione d'Indipendenza. Grazie a Rob per aver scoperto questa perla!
18 maggio 2009
It rains gently...
"It rains gently from time to time as I walk, but I see a farmer with his boys, John Hosmer, still working in the rain, bent on finishing his planting. He is slowly getting a soaking, quietly dropping manure in the furrows. The rain is good for thought. It is especially agreeable to me as I enter the wood and hear the soothing dripping on the leaves. It domiciliates me in nature. The woods are the more like a house for the rain; the few slight noises sound more hollow in them; the birds hop nearer; the very trees seem still and pensive. The clouds are but a higher roof. The clouds and rain confine me to near objects, the surface of the earth and the trees."
Henry David Thoreau's Journal, May 17, 1858 (Thanks: The Blog of Henry David Thoreau)
Henry David Thoreau's Journal, May 17, 1858 (Thanks: The Blog of Henry David Thoreau)
17 maggio 2009
Posterity Collection Poll
E' il più recente sondaggio di Norm. Questa volta l'oggetto sono i protagonisti delle arti in cui il genere umano ha dato prova della sua capacità di rendersi immortale. Non ho partecipato al sondaggio perché come al solito ero in giro e oberato che metà basta. Non mi ritrovo particolarmente nei risultati (mancano Dante e Goethe, per esempio, ed è tutto dire mi pare) ma accetto sportivamente il verdetto.
16 marzo 2009
500 anni di ritratti femminili
Solo di volata per un timido tentativo di riprendere il filo del discorso. Per questo niente di meglio che questo strepitoso post di Rob, con annesso video. Davvero una cosa eccezionale, meravigliosa ...
17 novembre 2008
Il nulla blogosferico
Stavo rimettendo in ordine qualche idea da condividere qui sul blog, quando mi sono sorpreso a riflettere sul fenomeno blogosfera: un evento, a suo modo, perché della cosa (e dei dibattiti relativi) non mi sono mai interessato. Però ogni tanto bisogna pensare anche allo strumento che si usa, non darlo per scontato. Sono parecchio deluso dalla blogosfera in lingua italiana, forse perché da qualche mese la osservo con un certo distacco, soprattutto da quando ho scoperto il piacere di navigare nelle lingue straniere con le quali ho qualche dimestichezza (inglese e francese, e un pochino lo spagnolo).
Non che le cose, fuori dall’Italia, siano rose e fiori, però i blog italiani (a parte i soliti due o tre che qui cito più di frequente) mi hanno stancato molto più degli “altri”. Si badi bene, io non credo di essere uno particolarmente esigente, non sono un letterato, malgrado la mia passionaccia per una certa letteratura americana, non sono uno che si sente in diritto di pontificare su tutto, sono solo uno che ama leggere e qualche volta prende qualche appunto e lo gira qui. Ma la differenza tra blog seri e blog fasulli credo di riuscire a vederla. E mi domando come mai i blog che vanno per la maggiore mi annoiano a morte mentre altri molto meno noti mi interessano e mi motivano.
Qualche mese fa ho letto questa cosa di Paolo Valdemarin, che a sua volta citava ed esprimeva vivo apprezzamento per un post di Marco Mazzei. In entrambi i casi si parlava della blogosfera italiana e di come avesse deluso. Ebbene, io sono assolutamente d’accordo con loro e con le argomentazioni portate a a supporto.
Condivido con quei due anche l’apprezzamento per molti blog “minori”, se mi si passa l’espressione, quelli che ogni tanto mi capita di frequentare magari per caso (ne potrei citare una dozzina, ma mi limito a un paio che, senza pretese, senza spocchia, fanno cose significative, in piena libertà di giudizio, senza affiliazioni e intruppamenti).
Buona volontà, intelligenza, libertà e umiltà: ecco cosa ci trovo. E nessuna velleità (di diventare “redattori”, come dice Mazzei, o qualcos’altro, che so, politici, ecc.). Una boccata di ossigeno. Tutto qui.
Non che le cose, fuori dall’Italia, siano rose e fiori, però i blog italiani (a parte i soliti due o tre che qui cito più di frequente) mi hanno stancato molto più degli “altri”. Si badi bene, io non credo di essere uno particolarmente esigente, non sono un letterato, malgrado la mia passionaccia per una certa letteratura americana, non sono uno che si sente in diritto di pontificare su tutto, sono solo uno che ama leggere e qualche volta prende qualche appunto e lo gira qui. Ma la differenza tra blog seri e blog fasulli credo di riuscire a vederla. E mi domando come mai i blog che vanno per la maggiore mi annoiano a morte mentre altri molto meno noti mi interessano e mi motivano.
Qualche mese fa ho letto questa cosa di Paolo Valdemarin, che a sua volta citava ed esprimeva vivo apprezzamento per un post di Marco Mazzei. In entrambi i casi si parlava della blogosfera italiana e di come avesse deluso. Ebbene, io sono assolutamente d’accordo con loro e con le argomentazioni portate a a supporto.
Condivido con quei due anche l’apprezzamento per molti blog “minori”, se mi si passa l’espressione, quelli che ogni tanto mi capita di frequentare magari per caso (ne potrei citare una dozzina, ma mi limito a un paio che, senza pretese, senza spocchia, fanno cose significative, in piena libertà di giudizio, senza affiliazioni e intruppamenti).
Buona volontà, intelligenza, libertà e umiltà: ecco cosa ci trovo. E nessuna velleità (di diventare “redattori”, come dice Mazzei, o qualcos’altro, che so, politici, ecc.). Una boccata di ossigeno. Tutto qui.
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