"It rains gently from time to time as I walk, but I see a farmer with his boys, John Hosmer, still working in the rain, bent on finishing his planting. He is slowly getting a soaking, quietly dropping manure in the furrows. The rain is good for thought. It is especially agreeable to me as I enter the wood and hear the soothing dripping on the leaves. It domiciliates me in nature. The woods are the more like a house for the rain; the few slight noises sound more hollow in them; the birds hop nearer; the very trees seem still and pensive. The clouds are but a higher roof. The clouds and rain confine me to near objects, the surface of the earth and the trees."
Henry David Thoreau's Journal, May 17, 1858 (Thanks: The Blog of Henry David Thoreau)
Un blog mi costringe ad annotare qualche pensiero, che altrimenti andrebbe disperso. Il nick "Walt" vale Walt Whitman, vale a dire l'autore della raccolta di poesie alla quale il nome del blog si richiama.
18 maggio 2009
17 maggio 2009
Posterity Collection Poll
E' il più recente sondaggio di Norm. Questa volta l'oggetto sono i protagonisti delle arti in cui il genere umano ha dato prova della sua capacità di rendersi immortale. Non ho partecipato al sondaggio perché come al solito ero in giro e oberato che metà basta. Non mi ritrovo particolarmente nei risultati (mancano Dante e Goethe, per esempio, ed è tutto dire mi pare) ma accetto sportivamente il verdetto.
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