08 gennaio 2008

La vergogna (ci sono altre parole?)

Non oso pensare alle scuse che mi toccherà inventare quando sarò di nuovo in giro per il mondo (tra un paio di mesi, molto probabilmente) e dovrò rispondere a chi mi chiederà un commento o una spiegazione , con modalità oscillanti tra l'imbarazzo, la pietà e la crudeltà mentale, su quello che sta accadendo in Campania in questi giorni. Sapendo tra l'altro che quel certo riguardo con il quale nei paesi civili di solito vengo accolto non è generalmente riservato ai nostri lavoratori, emigrati senza grandi aziende internazionali alle spalle, lauree, master, ecc. Per loro, lo so, sarà, è, dura. E se sono napoletani o meridionali, e non "polentoni" come me, ... meglio essere trasparenti. Non so come me la caverò, dicevo, ma in patria, di certo, la verità ce la possiamo dire tranquillamente. Anche se a dirla, effettivamente, sono pochissimi. E non sulla "grande informazione", questo è sicuro. Per questo esistono i blog, direi. Questo, in particolare, e non perché sia di un amico, come effettivamente è. E' solo che penso sia stato detto quel che andava detto.