Ennesima figuraccia. Ennesima presa in giro. Non c'è argine alla crisi di credibilità della politica italiana. Napolitano, forse,
non poteva fare altro di fronte alla tenacia con la quale una maggioranza inesistente pretende di rimanere in sella. Ma adesso andare a spiegare in giro per il mondo perché il governo è andato in crisi, e perché ora non lo è più, cioè che cosa è cambiato nel frattempo, non sarà un'impresa facile. Attualmente sono in Canada, e le persone con cui ho a che fare mi fanno qualche domanda. Non perché muoiano dalla voglia di capire quel che succede in Italia (sono abituati a non capirci nulla e ci hanno messo una croce sopra), quanto perché mi considerano una persona normale che forse può chiarirgli le idee su un Paese che bene o male ha un suo peso. Penso che mi inventerò qualcosa come
la teoria del grande palcoscenico che un amico lontano che non difetta del necessario sense of humour ha elaborato per farsi una ragione delle cose italiche. Ma non so se opterò, a titolo di esempio, per Cavalleria Rusticana, La Traviata o Pagliacci ...